eBook Oginau. Una porta per l'invisibile. Italiano

Il mio nome Shizen è Goemon Kawazuki, ma il nome sul mio certificato di nascita è Alfredo Tucci. Questo è il primo libro che ho firmato in questo modo, non per nascondere qualcosa, anzi, sono molto orgoglioso della mia stirpe e delle mie esperienze, ma perché de facto, il sé spirituale che anima queste esperienze, è lontano da l'immagine che le persone possono aver formato di Alfredo Tucci, un editore di arti marziali, circondato in un modo o nell'altro, con l'aureola che ha dato avendo diretto per 30 anni la rivista mondiale più tradotta della storia. Sebbene coloro che leggono i miei editoriali siano ben consapevoli della mia predilezione per gli studi sulla spiritualità e sulla cultura Shizen, sento che è giunto il momento di fare un passo avanti e parlare di tutto, da una prospettiva molto più personale e personale. Un insegnante mi aveva detto che la teoria si vede nella pratica, e niente è più descrittivo, o più nudo agli occhi degli altri, del racconto delle proprie esperienze. Parlare di un argomento genera teoricamente una distanza che le storie anzi accorciano. Ovviamente la mia intenzione non è pedagogica; Nessuno attraverso queste pagine imparerà le pratiche che mi hanno portato a renderle possibili; Questa non è la mia intenzione, tra le altre cose perché come disse il grande Shiniyuke, Maestro del mio Maestro: "L'e-bunto è qualcosa che pochi conoscono e molti ammirano" Né è mia intenzione attrarre studenti, penso che il mio futuro in questo senso sarà molto limitato. L'e-bunto è un "uccello raro", anche tra le filosofie d'Oriente, e iniziando le persone, un lavoro tremendo e una responsabilità straordinaria. D'altra parte, la distanza cronologica e culturale con il nostro mondo occidentale è così grande che ovviamente è e sarà un percorso per pochi. Tuttavia, come tutto ciò che è grande in sé e vero, l'e-bunto approfondisce le radici dell'Universale e da quella grandezza, ciò che tocca è e sarà sempre patrimonio del meglio dell'uomo ed è giusto che sia conosciuto e ammirato per questo. Molti spiriti soffrono e hanno subito persecuzioni e molestie per il tesoro che hanno accumulato di fronte all'avidità umana; è tempo che anche loro si rallegrino lasciandosi alle spalle il dolore di quelle esperienze, e che, al contrario, la loro cultura e conoscenza risplendano in tutta la loro magnifica grandezza. La spiritualità è una. Ci sono solo fiumi diversi per raggiungere il mare, ma il mare è uguale per tutti. Da questo punto di vista, soprattutto nel caso delle antiche culture spirituali, sebbene differiscano sostanzialmente nelle forme, condividono tutte lo stesso substrato comune. Anche le scuole e le pratiche spirituali più moderne, quando de facto si tuffano sinceramente nelle profondità dell'occulto e mettono da parte i limiti che implicano dogmi e moralità, giungono a culminare nel luogo comune che ci eguaglia, dal momento che siamo tutti uomini nel plurale e l'invisibile è quello che è, anche se può manifestarsi in mille modi. In questa prospettiva, è con la quale ho invitato un sommo sacerdote yoruba a scrivere il prologo al quale sono unito da esperienze, rispetto e amicizia. Grazie Poli. Questo libro è un resoconto franco e succinto di alcune delle mie esperienze con la spiritualità. Coloro che hanno una certa conoscenza di questa materia, sia per un sentiero che per l'altro, probabilmente ne apprezzeranno e troveranno qua e là concomitanti con le loro esperienze. Per quelli di voi che ignorano tutto ciò che riguarda questo tema, spero solo che la vostra lettura serva da stimolo per esplorare, al di là delle comuni mangiatoie del consenso, le realtà alternative con le quali ci incrociamo continuamente e con le quali tutti, senza eccezioni, siamo destinati dopo il transito attraverso questo piano chiamato vita. L'invisibile è, finché non smettiamo di usare i nostri occhi come ci è stato insegnato a farlo; Se questo libro, caro lettore, servisse anche solo a questo scopo, sarei già molto soddisfatto e ben pagato.

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